All’indomani della riunione con i genitori e il personale della scuola di Quiesa dove il sindaco Coluccini ha spiegato le motivazioni della sua chiusura, interviene l’ex sindaco Franco Mungai a difesa del suo operato.

Vorrei rivolgere un modesto consiglio al nuovo Sindaco e alla sua squadra: la campagna elettorale è finita, hanno vinto le elezioni, pensino a lavorare perché adesso tocca a loro risolvere i problemi quotidiani e i problemi strategici che è il compito di ogni amministrazione in ogni tempo.

Riguardo alla scuola di Quiesa vengo accusato di una serie di inadempienze, tanto da ventilare un esposto in procura a mio carico per aver fatto stare i ragazzi a scuola quando avrei saputo che era staticamente pericolosa.
La cosa è falsa perché era stato incaricato l’ing. Claudio Favilla di fare una verifica sulla vulnerabilità sismica dell’edificio e di tutti gli accertamenti ed i progetti conseguenti.

Che la scuola non fosse adeguata da un punto di vista sismico si sapeva: a Massarosa su 21 scuole solo due lo sono. Ma che fosse pericolosa da un punto di vista statico è emerso per la prima volta unicamente nella comunicazione dell’11 luglio u.s..
Le contestazioni nei miei confronti sono pertanto infondate.

Mi dicono di non aver sgombrato l’edificio perché staticamente pericoloso: non è vero perché nessuno me lo aveva comunicato precedentemente.

Mi dicono di non aver fatto nulla per la manutenzione, quando nel 2009 ho consolidato i solai per lo sfondellamento delle bricche, ho rifatto completamente il tetto con una spesa di € 250.000,00 e nel 2018 ho cambiato la caldaia;

Mi dicono che ho affermato che l’edificio era a norma: non è vero, ho detto che anche se gli intonaci non erano perfetti non influiva sulla statica dell’edificio;

Mi dicono che non ho fatto niente per reperire risorse: non è vero, ho ottenuto un contributo di € 400.000,00 dalla Fondazione CRLU, € 360.000,00 dalla Regione Toscana e stanziato € 140.000,00 dal bilancio comunale per un totale di € 900.000,00; importo che la stessa attuale maggioranza qualche giorno fa ha confermato di aver trovato in cassa.

Dicono che gli importi sono insufficienti per l’intervento: a parere dei tecnici invece, intervenuti all’assemblea pubblica di ieri, sono abbastanza per il miglioramento statico e l’efficientamento energetico.

Non ho fatto nessun ordine di chiusura della scuola perché nessuno dei tecnici sia esterni che interni al Comune mi ha comunicato che esistesse un pericolo statico imminente, prima dell’11 luglio quando io non era già più sindaco. Nel passato ho fatto un’ordinanza per l’asilo di Stiava che presentava pericoli di ordine igienico sanitario, pensano che se avessi avuto sentore di un pericolo per Quiesa non l’avrei fatta chiudere?

Ben ha previsto l’attuale amministrazione sulla base di un anticipo di perizia dove si paventano dei pericoli a prendere la decisione di chiudere per far eseguire le opere necessarie, dopotutto con la copertura finanziaria dell’intervento già esistente.

La politica urlata, degli slogan, del pressappochismo non premia, i cittadini hanno eletto i loro rappresentanti perché fossero al servizio della collettività per il bene comune e si aspettano che lavorino per risolvere i loro problemi. La campagna elettorale è finita

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